Christian Viveros-Fauné

MARTEDÌ 7 SETTEMBRE 2021
ORE 18.30
MAST.AUDITORIUM

 

TALK
 

CHRISTIAN VIVEROS-FAUNÉ

IL MUSEO DEGLI INCIDENTI: LA RESTITUZIONE DI THE ENCLAVE DI RICHARD MOSSE


“Esporre l’incidente per non esserne esposti.” Questa idea, evocata da Paul Virilio in un saggio del 1986 intitolato The Museum of Accidents, descrive perfettamente la produzione filmica e fotografica di Richard Mosse, ma si applica soprattutto alla sua prima opera importante, The Enclave (2013).

Caleidoscopica installazione audiovisiva multicanale, The Enclave testimonia il tumultuoso periodo che Mosse ha trascorso documentando quella che è una moderna guerra hobbesiana di tutti contro tutti in Congo: una situazione medievale che ha coinvolto decine di gruppi ribelli, nove nazioni, e un governo la cui corruzione è senza fondo. Sconcertato dalla consistente mancanza di copertura mediatica – anche se il conflitto ha provocato sei milioni di morti dal 1996 – Mosse ha risposto esteticamente: ha realizzato una testimonianza visiva volutamente stratificata per sottolineare la natura ostinatamente invisibile di quella che rimane ancora oggi una tragedia sottoesposta.

The Enclave è riuscita a catturare l’attenzione di spettatori specialisti e profani del mondo occidentale, dapprima alla Biennale di Venezia del 2013 e poi in decine di importanti gallerie e musei d’arte in tutta Europa e in America. Ma come avrebbe reagito il pubblico ideale di Mosse, la gente comune di Goma, una città di circa 600.000 anime nel cuore del lungo conflitto in corso nel paese, di fronte all’intricata, a volte sconcertante, visione cremisi di Mosse della loro realtà?

Una risposta parziale, ha pensato Mosse, poteva venire dal ritorno di The Enclave nel luogo in cui è stata girata, in Congo.


Christian Viveros-Fauné ha lavorato come gallerista, direttore di fiere d’arte, critico e curatore dal 1994. Ha ricevuto la Kennedy Family Visiting Fellowship nel 2018, il Creative Capital/Warhol Foundation Grant for short-form arts writing nel 2009, è stato nominato Critico d’Arte in residenza al Bronx Museum nel 2011 e ha tenuto conferenze alla Yale University, al Pratt Institute e alla Gerrit Rietveld Academie di Amsterdam. Ha co-fondato The Brooklyn Rail nel 1999; tra il 2008 e il 2016 è stato critico d’arte per il Village Voice. Attualmente, è il critico a capo di Artland e scrive regolarmente per The Art Newspaper. Nel 2018 è stato nominato curatore capo dell’University of South Florida Contemporary Art Museum, dove ha recentemente organizzato la mostra “Life During Wartime: Art In the Age of Coronavirus”. Ha curato numerose mostre nei musei di tutto il mondo ed è autore di diversi libri. Il suo più recente, Social Forms: A Short History of Political Art, è stato pubblicato da David Zwirner Books nel 2018.