Azu Nwagbogu, curatore di fama internazionale ed esperto di arti visive, indaga l’evoluzione della fotografia africana nel passaggio dalla cultura afropessimista, caratterizzata da un approccio negativo sulle possibilità di sviluppo del Continente, alla cultura afrofuturista, che invece include l’Africa in una visione aperta al futuro e allo sviluppo tecnologico. Durante il talk si esploreranno le sfide affrontate dagli africani nei loro paesi d’origine e nei luoghi della loro diaspora, evidenziando come la narrazione corrente si sia ampliata e riconosca sempre più il dinamismo e il potenziale innovativo delle comunità africane. A partire da un approfondimento della scena artistica, e in particolare dal caso del Lagos Photo Festival, Nwagbogu presenterà la fotografia africana come potente mezzo per rappresentare un’ampia gamma di esperienze e visioni, dal racconto delle lotte collettive alla celebrazione di un futuro condiviso fondato sulle relazioni umane.
Azu Nwagbogu dialoga con Urs Stahel, curatore della mostra MAST Photography Grant on Industry and Work.
INGRESSO GRATUITO SU PRENOTAZIONE
Azu Nwagbogu è un curatore di fama internazionale, interessato ai temi della decolonizzazione e del rientro in patria. È fondatore e direttore della “African Artists'Foundation” (AAF), un'organizzazione non profit con sede a Lagos, in Nigeria. È anche fondatore e direttore del Festival Internazionale di fotografia “LagosPhoto”. È editore di Art Base Africa, uno spazio virtuale per scoprire e conoscere l'arte contemporanea dell'Africa e le sue diaspore. Nel 2021, Nwagbogu è stato premiato come “Curatore dell'anno 2021” dalla Royal Photographic Society (UK). Nel 2023 è stato nominato “Explorer at Large” dalla National Geographic Society che lo ha incoraggiato a proseguire il suo lavoro di storyteller in Africa e nel mondo, un titolo conferito a pochi e selezionati attori del cambiamento globale. Nel 2024, Nwagbogu ha curato il primo Padiglione del Benin alla 60ª edizione della Biennale di Venezia.