In occasione della mostra Spectacular. Un’esplorazione della luce, la Fondazione MAST propone una serie di film dedicata ai capolavori che hanno ispirato la formazione intellettuale e artistica di Vera Lutter. Seguirà una selezione collegata ai temi della mostra.

In collaborazione con la Cineteca di Bologna.

PROIEZIONI

sabato 07 dicembre 2024
20.30
MAST.AUDITORIUM

LONELY OAKS 1250

FABIANA FRAGALE, KILIAN KUHLENDAHL, JENS MÜHLHOFF, GERMANIA, 2023, 102’, V.O. CON SOTTOTITOLI

Da oltre dieci anni alcuni ambientalisti occupano l’antica foresta di Hambach, nella Germania occidentale, per cercare di fermare le enormi ruspe della società RWE ed evitare il disboscamento a favore dell’espansione di una gigantesca miniera di lignite. Nel 2018, durante una dura operazione di sgombero da parte della polizia, dichiarata poi illegale dal tribunale, Steffen Meyn, studente di cinema che filma gli eventi, perde la vita cadendo da un albero. Il film si basa sul materiale da lui raccolto nel corso di due anni attraverso una Telecamera 360°. Il ragazzo, entusiasta della lotta e della solidarietà tra gli attivisti, sembra critico, però, sul carattere radicale delle proteste. Una cronaca raccontata da una prospettiva personale, che mette in luce paradossi e difficoltà quotidiane di un militante, tra spirito di dedizione, violenze subite, idealismo e il ritrovarsi faccia a faccia con una dolorosa realtà. 
Vincitore del Premio del pubblico al Festival Cinemambiente 2024, il film racconta il “dietro le quinte” delle enormi macchine raffigurate in alcune opere di Vera Lutter in mostra.

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domenica 08 dicembre 2024
20.00
MAST.AUDITORIUM

BLOW UP

MICHELANGELO ANTONIONI, GRAN BRETAGNA, ITALIA, 1966, 108’, V.O. CON SOTTOTITOLI

Vincitore del Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes del 1967, il capolavoro di Michelangelo Antonioni è una profonda riflessione sull’illusorietà dello sguardo e sul carattere ingannevole della realtà, una realtà enigmatica ed incomprensibile filtrata attraverso l'obiettivo della macchina fotografica.
Tratto da un racconto di Julio Cortàzar, il film narra la storia di un fotografo di moda di successo nella swinging London degli anni Sessanta. Il giallo che si dipana a partire dagli ingrandimenti sempre maggiori di immagini scattate per caso (il titolo del film si riferisce all’operazione di ingrandimento delle fotografie) apre domande personali e universali sconcertanti. L'indagine che Thomas cerca di portare avanti, a partire dal dettaglio di una pistola e di un cadavere trovato nelle fotografie, è destinata a scontarsi con la realtà di una società in cui ciò che si vede non sempre corrisponde a ciò che è.

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sabato 14 dicembre 2024
20.30
MAST.AUDITORIUM

CENTO DOMENICHE

ANTONIO ALBANESE, ITALIA, 2023, 94'

Antonio Albanese dirige un film toccante e di grande valenza sociale che punta la cinepresa contro i soprusi e le ingiustizie, raccontando storie di gente comune vittima della società del mercato. 
Antonio, ex operaio di un cantiere nautico, conduce una vita tranquilla: gioca a bocce con gli amici, si prende cura della madre, ha una ex moglie ed Emilia, la sua unica e amatissima figlia che un giorno gli annuncia che si sposa. Antonio è colmo di gioia e vuole regalarle il ricevimento dei suoi sogni coi risparmi di una vita. La banca sembra però nascondere qualcosa. Antonio scoprirà, suo malgrado, che chi custodisce i nostri tesori non sempre custodisce anche i nostri sogni.

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PROIEZIONI PASSATE

sabato 26 ottobre 2024
20.30
MAST.AUDITORIUM

ROMA CITTÀ APERTA

ROBERTO ROSSELLINI, ITALIA, 1945, 105’
Capolavoro assoluto della cinematografia mondiale, Roma città aperta fu realizzato da Roberto Rossellini nel 1945. Considerato il manifesto del neorealismo italiano, è la prima opera della Trilogia della guerra diretta dal regista romano, seguita da Paisà (1946) e Germania anno zero (1948). 
Durante i nove mesi dell'occupazione nazista di Roma, la polizia tedesca è sulle tracce dell'ingegner Manfredi, che è a capo di una branca della Resistenza. L'uomo, sfuggito in tempo alla perquisizione del suo appartamento, trova rifugio a casa di don Pietro, un parroco di periferia attivo nella lotta contro i nazifascisti. Manfredi è però comunque in pericolo perché la sua amante, Marina, dipende da una collaboratrice della Gestapo che le fornisce la droga. Girato con mezzi di fortuna nel gennaio del 1945, pochi mesi dopo la liberazione di Roma, in giro per la città e nella periferia, il film è un grido di indignazione contro la guerra nazifascista. Ebbe immediato successo all'estero ottenendo la Palma d’oro al primo Festival di Cannes nel 1946 e la nomination all'Oscar per la sceneggiatura nel 1947. La memorabile interpretazione di Anna Magnani, di forte intensità drammatica, le valse il Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista e la rese celebre in tutto il mondo.

domenica 27 ottobre 2024
20.00
MAST.AUDITORIUM

PAISÀ

ROBERTO ROSSELLINI, ITALIA, 1946, 125’
Un anno dopo Roma città aperta Rossellini sente il bisogno di tornare a riflettere sulle ferite ancora aperte nelle coscienze degli italiani. Attraverso sei episodi indipendenti l'uno dall'altro, il film rievoca l'avanzata delle truppe alleate in Italia. Si inizia con un episodio sullo sbarco in Sicilia, dove una ragazza incontra un soldato americano. Segue una scena a Napoli: i protagonisti sono un soldato afroamericano e un bambino che lo deruba. Il terzo episodio si svolge a Roma, dove un soldato incontra una prostituta e le racconta di una ragazza che aveva conosciuto tempo prima. Il quarto rievoca le drammatiche giornate della liberazione di Firenze, dove una donna cerca un suo amico pittore, ora capo partigiano. Il quinto si svolge in Romagna, nella riposante quiete di un piccolo convento sulla linea gotica, sconvolto dagli eventi. L'ultimo, ambientato nel Delta del Po, esalta la coraggiosa opera dei partigiani italiani nelle paludi della Valle padana.

sabato 02 novembre 2024
20.30
MAST.AUDITORIUM

GERMANIA ANNO ZERO

ROBERTO ROSSELLINI, ITALIA, GERMANIA, FRANCIA, 1947/1948, 75’

Germania anno zero non è solo uno dei capolavori del neorealismo ma anche del cinema tout court. Ideale conclusione di una trilogia iniziata con Roma città aperta e Paisà, racconta le vicende del piccolo Edmund, che vive di espedienti in una Germania distrutta dalla guerra, cercando di mantenere il padre invalido. Le macerie materiali di una Berlino prostrata dai bombardamenti corrispondono alle macerie morali di un popolo uscito tutt’altro che indenne dalla tragedia nazista: Rossellini racconta una quotidianità dura e spietata senza concessioni retoriche ma immergendola nel tempo sospeso dell’anima.

Restaurato nell’ambito del Progetto Rossellini, promosso da Istituto Luce Cinecittà, Cineteca di Bologna, CSC – Cineteca Nazionale e Coproduction Office


domenica 03 novembre 2024
20.00
MAST.AUDITORIUM

THE THIRD MAN (IL TERZO UOMO)

CAROL REED, GRAN BRETAGNA, 1949, 104’, V.O. CON SOTTOTITOLI

Capolavoro del noir britannico, The Third Man (Il terzo uomo) è un tuffo entusiasmante nel mondo della criminalità della Vienna postbellica in cui si intrecciano spionaggio, intrigo politico, avventura e colpi di scena con un’interpretazione immortale di Orson Welles. Scritto appositamente da Graham Greene che ne ha poi pubblicato il celebre romanzo, il film ha vinto il Grand Prix al Festival di Cannes del 1949, il Premio Oscar per la miglior fotografia in bianco e nero nel 1951 ed è stato votato nel 1999 dal British Film Institute come il miglior film inglese di tutti i tempi.

Versione restaurata in 4K


sabato 09 novembre 2024
20.30
MAST.AUDITORIUM

HAIL CESAR! (AVE CESARE!)

JOEL E ETHAN COEN, USA, 2016, 106’, V.O. CON SOTTOTITOLI

Divertissement cinefilo, parata di stelle di oggi e, idealmente, di ieri: Ave, Cesare! (Hail, Caesar!) è un noir, un musical, un western, una commedia romantica. È la fabbrica dei sogni osservata e raccontata dai fratelli Coen con la loro classica verve dissacratoria: arte e industria, idee e denaro, realtà e illusione. Nel film i Coen riflettono sul mondo di Hollywood realizzando un vero e proprio «carosello» di volti, di generi cinematografici e di situazioni paradossali a cui dovrà far fronte il produttore protagonista Eddie Mannix (Josh Brolin), a cui tocca risolvere ogni tipo di problema, dai capricci delle star agli intoppi delle produzioni, dal tenere a bada le pettegole dei giornali a rassicurare i finanziatori di New York, fino alla sparizione dal set dell’attore principale, in una Hollywood divertente e spiritosa, oltre che magnificamente fotografata da Roger Deakins.


domenica 10 novembre 2024
20.00
MAST.AUDITORIUM

SATURDAY NIGHT FEVER (LA FEBBRE DEL SABATO SERA)

JOHN BADHAM, USA, 1977, 119’, V.O. CON SOTTOTITOLI

Film che ha fatto epoca, entrato nell’immaginario collettivo per la performance di John Travolta nei panni dello spavaldo Tony Manero, simbolo della gioventù americana nel periodo d’oro della disco music. La celebre colonna sonora, in gran parte composta dai Bee Gees, è stato uno degli album più venduti di tutti i tempi. Grazie a questi ingredienti La febbre del sabato sera ha avuto un successo straordinario, ma il film è stato esemplare anche per come riuscì a legare quei fenomeni popolari ad un discorso di esclusione sociale in contesto metropolitano, lontano dallo sfarzo e dai lustrini dello Studio 54 e concentrato invece su giovani uomini e donne che sperano di diventare qualcuno su una pista da ballo di Brooklyn, in un quartiere operaio pieno di tensioni razziali in cui i sogni si scontrano con i turbamenti della vita reale.


sabato 16 novembre 2024
20.30
MAST.AUDITORIUM

APOCALYPSE NOW – FINAL CUT

FRANCIS FORD COPPOLA, USA, 2019, 183’, V.O. CON SOTTOTITOLI

Introduce il Direttore della Cineteca di Bologna, Gianluca Farinelli

Il capolavoro di Francis Ford Coppola, liberamente ispirato al libro di Joseph Conrad Cuore di tenebra, è un viaggio tra gli orrori e le assurdità della guerra con una narrazione potente e visivamente stupefacente e un indimenticabile Marlon Brando. Considerato tra i film sul conflitto del Vietnam più celebri di sempre, Apocalypse Now è una vivida rappresentazione dell'insolubile dilemma morale costituito dalla guerra; dilemma incentrato sulle figure del colonnello Walter Kurtz (Marlon Brando) - un disertore dell'esercito statunitense che dovrebbe incarnare il male, la follia e la devianza - e del capitano Benjamin Willard (Martin Sheen) - un sicario, al quale spetta, genericamente, la personificazione del bene, del raziocinio e del rispetto delle "regole". Tuttavia, lo sviluppo del film suggerisce almeno una parziale ricollocazione di queste due figure e dei valori da esse rappresentati, nonché una seria discussione sulla difficoltà umana di separare nettamente il bene e il male, la follia e il raziocinio, la norma e la ribellione. Il film ha vinto la Palma d'Oro al 32º Festival di Cannes e due premi Oscar per la migliore fotografia e il miglior sonoro.

Verrà proiettata la versione restaurata APOCALYPSE NOW – FINAL CUT che ha permesso di utilizzare le più moderne tecnologie per creare un’esperienza sensoriale straordinaria, con colori profondi e un suono sfaccettato che amplifica l’effetto ipnotico del film.


domenica 17 novembre 2024
20.00
MAST.AUDITORIUM

HEARTS OF DARKNESS: A FILMMAKER’S APOCALYPSE (VIAGGIO ALL’INFERNO)

FAX BAHR, GEORGE HICKENLOOPER, ELEANOR COPPOLA, USA, 1991, 96’, V.O. CON SOTTOTITOLI

Presentato al Festival di Cannes nel 1991, il documentario illustra gli eventi sensazionali del dietro le quinte di Apocalypse Now. Con immagini filmate dalla moglie di Coppola, Eleonor, durante la produzione nelle Filippine, alternate a scene inedite e a successive interviste ai protagonisti del film, la pellicola segue la creazione caotica e autofinanziata del regista, sempre sull’orlo del collasso totale. Il titolo deriva dal romanzo Cuore di tenebra di Joseph Conrad che ispirò Apocalypse Now. Nel 1990 Eleonor Coppola girò il materiale a due giovani autori, Fax Bahr e George Hickenlooper, che lo montarono facendo rivivere un’impresa colossale durata quasi tre anni e creando un affascinante racconto del progetto epico di Francis Ford Coppola. Una indagine sull'ossessione creativa, sull'ego e sul potere nella quale i confini fra la realtà e la finzione che si sta mettendo in scena finiscono per sfumarsi.


sabato 23 novembre 2024
20.30
MAST.AUDITORIUM

VERTIGO (LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE)

ALFRED HITCHCOCK, USA, 1958, 128’, V.O. CON SOTTOTITOLI

Capolavoro assoluto e unanimemente riconosciuto del cinema di Alfred Hitchock, Vertigo è stato eletto dall’American Film Institute tra i 10 migliori film statunitensi di tutti i tempi. Basato sul romanzo "D'entre les morts", scritto da Thomas Narcejac e Pierre Boileau, si avvale della magistrale interpretazione di Kim Novak e James Stewart.
Sofferente di vertigini dopo un incidente in servizio, John "Scottie" Ferguson lascia la polizia e accetta di lavorare per un vecchio compagno di scuola che gli chiede di sorvegliare la moglie Madeleine che in ricorrenti stati di incoscienza sembra posseduta dallo spirito di Carlotta Valdes, sua bisnonna morta suicida un secolo prima. Ferguson resta affascinato dall'infelice donna e quando è costretto a intervenire per salvarla da un tentativo di suicidio in mare tra i due ha inizio una storia d'amore. Ma una tragedia sta per sconvolgere le vite di entrambi.
Di tutti i film hitchockiani, è il più esistenziale: sotto la vernice del Technicolor serpeggia il senso del disagio, dell’umana inadeguatezza, della ragione inservibile, un viaggio nella parte scura della psiche. Sospeso tra realtà e sogno, thriller e melodramma, opera per il grande pubblico ed esperimento d'autore, il film del maestro della suspense costituisce un unicum per la sua capacità di esaltare ogni dettaglio dello stile cinematografico.

 


domenica 24 novembre 2024
20.00
MAST.AUDITORIUM

ZEPPELIN

ETIENNE PÉRIER, GRAN BRETAGNA, 1971, 97’, V.O. CON SOTTOTITOLI

Una storia di spionaggio vista sullo sfondo dello sviluppo, nel 1915, del dirigibile Zeppelin, nato da intenzioni pacifiche, ma sviluppatosi poi come mezzo bellico.
Durante la Prima guerra mondiale, un giovane ufficiale inglese di origine tedesca viene inviato in Germania dai servizi segreti per spiare il progetto di un nuovo dirigibile rivoluzionario capace di bombardare da altissima quota e che potrebbe decidere le sorti della guerra. L'ufficiale riesce a conquistare la fiducia del colonnello che dirige il progetto, imbarcandosi sullo Zeppelin durante la sua prima missione segreta in Scozia per tentare di rubare la Magna Carta. Da lui avvertiti, i soldati inglesi arrivano però in forze mandando all'aria i piani tedeschi.
Un thriller avvincente pieno di suspense con scene spettacolari ed effetti speciali uniti a immagini indimenticabili dello straordinario dirigibile.


sabato 30 novembre 2024
20.30
MAST.AUDITORIUM

GIRL WITH A PEARL EARRING (LA RAGAZZA DALL’ORECCHINO DI PERLA)

PETER WEBBER, USA, 2003, 100’, V.O. CON SOTTOTITOLI

Nell'Olanda della seconda metà del XVII secolo, la giovane Griet si trova a prestare servizio nella casa del maestro Johannes Vermeer. Le loro differenze culturali e sociali non impediscono che il pittore scopra nella ragazza una particolare predisposizione all'arte: di lei farà la sua musa ispiratrice nonché modella per un ritratto che rimarrà icona della pittura fiamminga. 
Il racconto intimista restituisce bene gli ambienti e la tonalità della pittura dell’epoca, riflette la cultura del tempo, fa emergere quella sottile rete di sentimenti ideali che si può instaurare tra un artista e un'umile ragazza senza altri scopi che non la creazione del bello e dell'armonia. Tra i due s’immagina nascere una "comunanza creativa" alla quale non servono parole. Le basta, infatti, la materialità della pittura: la manipolazione dei colori, la disposizione degli oggetti, la scelta delle luci e delle ombre. Come al pittore, anche alla "servetta" capita di vedere quello che sta nella camera oscura (secondo una tecnica d'analisi e di studio delle forme e dei colori che sembra fosse proprio di Vermeer). Ci vede la verità dell'immaginazione, quella verità che, in un oggetto o in una persona, sa cogliere il senso dell'attimo, e che è capace di renderlo assoluto, sospeso nel gioco delle ombre e dei colori.


domenica 01 dicembre 2024
20.00
MAST.AUDITORIUM

PALAZZINA LAF

MICHELE RIONDINO, ITALIA, 2023, 99’

Il film racconta attraverso gli occhi di un operaio uno dei più gravi casi di abuso in ambito lavorativo della storia italiana. Il titolo dell'opera riprende il nome dell'omonima palazzina, acronimo di "Laminatoio a freddo" e reparto dell'acciaieria ILVA di Taranto, dove venivano confinati e mobbizzati gli impiegati che si opponevano al declassamento. Non potendo licenziarli, li lasciavano a far nulla.
Lo scopo era obbligarli ad accettare il demansionamento o a licenziarsi. L'ingenuo operaio Caterino La Manna (Michele Riondino) crede invece che si tratti del paradiso in terra per pochi privilegiati (essere pagati per non lavorare?) e accetta la proposta dell'abietto funzionario Giancarlo Basile (Elio Germano) di spiare i reclusi nella Palazzina e di riferirgli se abbiano intenzione di cedere oppure di intraprendere azioni legali. Se il giovanotto riuscirà a comprendere la realtà della situazione è il filo di Arianna della trama.
Michele Riondino esordisce nella regia e sceneggiatura con un film dal solido impianto civile e dagli echi grotteschi e arrabbiati che rimandano a La classe operaia va in paradiso di Elio Petri: nel surreale nulla della palazzina non si può non ridere, di amarissima disperazione. Vincitore di tre David di Donatello e di cinque Nastri d’Argento.