PERCORSI EDUCATIVI PER LE SCUOLE
Per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, la Fondazione MAST propone attività didattiche gratuite su prenotazione articolate in visite guidate e laboratori fotografici.
La proposta è rinnovata in occasione di ogni mostra, così da offrire prospettive d’indagine ogni volta diverse e stimolare la curiosità nei ragazzi.
ATTIVITÀ DIDATTICHE IN PRESENZA
In occasione della mostra MAST Photography Grant on Industry and Work 2025 (30.01.2025–04.05.2025), curata da Urs Stahel, Fondazione MAST propone tre percorsi tematici rivolti a tutte le classi, calibrati sull’età dei partecipanti e caratterizzati da obiettivi didattici diversi.
L’industria e il lavoro sono i temi intorno ai quali si articola il MAST Photography Grant, concorso di giovani fotografi internazionali promosso da Fondazione MAST per sostenere la ricerca delle nuove generazioni e mettere a fuoco le ultime tendenze in campo fotografico. I progetti dei cinque finalisti di questa edizione sviluppano i temi del concorso intrecciandoli con tematiche a loro vicine:
- Migrazione/Viaggio
- Essere Umano/Tecnologia/Ambiente
- Industria/Lavoro/Eredità Culturale
Periodo: 11 marzo – 2 maggio 2025
Frequenza: tutti i giorni dal martedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.30
Durata: 2 h e 30 min (30 min merenda + 1 h visita + 1 h attività)
Info: Team Gallery workshop@fondazionemast.org – tel. +39 342-7711557
PERCORSO 1 – In viaggio con le immagini
Tema: Migrazione/Viaggio
Artisti di riferimento: Kai Wasikowski – Sheida Soleimani
Kai Wasikowski ricostruisce la storia di sua nonna, emigrata negli anni Settanta dalla Polonia in Australia a bordo di una nave da carico. Benché in Polonia avesse lavorato per molti anni nel settore dei trasporti marittimi, all’arrivo in Australia, la donna non è mai riuscita a svolgere il suo mestiere e si è dedicata all’apicoltura e alla cura della sua famiglia. Sheida Soleimani, che oltre ad essere un’artista si occupa di curare animali selvatici, narra le storie di donne iraniane che devono fuggire dal loro paese per motivi politici associandole alle vicende degli uccelli migratori feriti che l’artista accudisce. I due artisti approfondiscono le cause, le conseguenze e gli obiettivi delle migrazioni: che sia una persona o un animale, chi migra intraprende un viaggio complesso e a volte incerto, spinto dal desiderio di trovare nuove possibilità per vivere meglio o al sicuro.
Il tema è affrontato da entrambi attraverso l’impiego del set fotografico, cioè una scena non spontanea o casuale, ma costruita con cura: in Wasikowski troviamo una visione essenziale e neutra, che mette in risalto i soggetti raffigurati, mentre Soleimani sceglie una modalità più ricca di dettagli e colori, raccontando con una singola immagine un’intera storia.
Le migrazioni sono un fenomeno che tutti gli esseri umani (e anche gli animali) conoscono da moltissimo tempo. Proviamo a rappresentare questi grandi viaggi attraverso una serie di fotografie. Come organizzare la composizione? Quale la modalità di ripresa migliore? Sarà più efficace soffermarsi su pochi elementi, oppure arricchire la scena di tanti dettagli?
PERCORSO 2 – Macchine come noi?
Tema: Essere Umano/Tecnologia/Ambiente
Artista di riferimento: Felicity Hammond
Felicity Hammond affronta nel suo lavoro il mondo della produzione automobilistica, esplorando il rapido cambiamento di questo settore. Le recenti innovazioni tecnologiche hanno infatti rivoluzionato il modo in cui si costruiscono e si utilizzano le automobili, che oggi non sono più semplici mezzi di trasporto, ma anche macchine a guida autonoma, in grado di generare immagini e di funzionare con energie rinnovabili. Contemporaneamente, le nuove tecnologie stanno trasformando anche il nostro pianeta, dato che richiedono uno sfruttamento ancora più intensivo delle risorse. Nell’installazione Autonomous Body, l’artista combina immagini di cave di litio, materia prima principale delle tecnologie digitali, e miniere di carbone, sfruttate a lungo come fonte di combustibile fossile, creando un parallelo tra i veicoli a guida autonoma e le automobili come le abbiamo conosciute finora.
Nel settore dell’automobile ci affidiamo alla tecnologia per svolgere azioni che sono sempre state esclusivamente eseguite dell’uomo. Allo stesso modo, anche in altri campi le macchine sembrano poterci sostituire: elettrodomestici che si attivano e disattivano autonomamente, chatbot che rispondono a qualsiasi nostra domanda, software che creano testi e immagini al nostro posto. Ma siamo davvero pronti a cedere il controllo? Come sarà il nostro futuro insieme alle macchine? Immaginare il futuro è da sempre un’attività prettamente umana; se affidassimo questo compito a un’intelligenza artificiale, quali differenze e affinità nelle risposte potremmo trovare?
PERCORSO 3 – Messaggeri del tempo
Tema: Industria/Lavoro/Eredità Culturale
Artisti di riferimento: Silvia Rosi e Gosette Lubondo
Le opere delle artiste Silvia Rosi e Gosette Lubondo raccontano due storie di industria e lavoro legate a contesti geografici fortemente connotati da un passato coloniale e dalla rielaborazione postcoloniale: le industrie abbandonate della Repubblica Democratica del Congo e il commercio dei tessuti wax delle Nana Benz in Togo. Queste due vicende apparentemente circoscritte hanno tuttavia avuto un impatto importante sulla storia dei rispettivi paesi e ancora oggi entrano in risonanza con temi di grande attualità e di portata globale.
Gli ex lavoratori delle fabbriche di Lukula fotografati da Lubondo e le commercianti di tessuti del mercato di Lomé ritratte da Rosi trasportano oggetti dal contenuto misterioso: i primi una valigia scozzese che passa di mano in mano tra i soggetti delle fotografie e le seconde dei pacchetti di tessuto wax che hanno il compito di nascondere un messaggio in codice, molto importante per chi lo riceverà. Questi contenitori, oltre a essere oggetti tangibili, veicolano simbolicamente storie, informazioni, messaggi che, arrivando fino a noi nelle opere delle due artiste, superano i confini del tempo e dello spazio e rappresentano un’eredità culturale, una memoria collettiva che permette di leggere e rileggere il passato, comprendere il presente e costruire il futuro.
Immaginiamo anche noi di entrare in contatto con epoche distanti dalla nostra. Rispetto al tempo che stiamo vivendo e alle questioni che toccano più da vicino la nostra generazione, quale messaggio potremmo comunicare ai nostri coetanei del futuro? E ai ragazzi che ci hanno preceduto cosa vorremmo rivelare riguardo al presente e a ciò che loro avevano immaginato?